Tra il 1975 e il 1983 Pippo Fava realizzò ventotto caricature dei tipi di mafiosi. Su gentile concessione della Fondazione Giuseppe Fava, Ossigeno rende disponibili i disegni del mafioso pagliaccio e dei mafiosi acrobati. I nomi sono quelli attribuiti dallo stesso scrittore, come si legge sulle tavole.

All’indagine giornalistica e storica, Fava affiancò così nell’arte una ricerca di tipizzazione dei mafiosi con l’intento di smascherarli con l’ironia, come spiega a Ossigeno Francesca Andreozzi, presidente della Fondazione Fava. Tra gli altri, ci sono anche l’apprendista mafioso, il mafioso in pensione rugoso con la sigaretta in bocca, il mafioso sul trono in giacca e cravatta. Tutti i disegni sono esposti al pubblico fino al 2 marzo nella città natale di Pippo Fava, a Palazzolo Acreide presso Spazio San Sebastiano, e fanno parte della mostra Storia delle mafie curata da Fabio Iadeluca della Pontificia Academia Mariana Internationalis (Pami). “L’iniziativa – racconta Francesca Andreozzi a Ossigeno – rientra tra gli eventi che la Fondazione realizza nell’anno del centesimo anniversario dalla nascita di Giuseppe Fava, con l’intento di far conoscere la sua vasta produzione intellettuale”.

MAFIOSO PAGLIACCIO 
Inchiiostro e pennarello su cartoncino (325×235)
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MAFIOSI ACROBATI
Inchiostro su carta (28×21)
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