Cronista brillante e scrupoloso Giovanni Spampinato, corrispondente da Ragusa del quotidiano
l’Ora di Palermo, aveva svolto inchieste a Ragusa, Siracusa e Catania sulle sospette attività di neofascisti locali. Il 25 febbraio 1972 a Ragusa fu assassinato il costruttore Angelo Tumino, delitto di cui Spampinato si occupò fin dall’inizio finendo sulle tracce di Roberto Campria, un collezionista d’armi figlio dell’allora presidente del tribunale cittadino. Nei mesi seguenti Campria, protestandosi vittima di assurdi sospetti, cercò di farsi scagionare dal giornalista. Ma Giovanni Spampinato continuò a scrivere di atipicità del delitto Tumino, traffici di materiale archeologico, armi e droga, presenze di mafiosi e di superlatitanti. La sera del 27 ottobre Campria attirò in periferia Spampinato, che aveva 26 anni, e lo uccise a revolverate. Subito dopo si costituì dicendo di avere agito in un impeto d’ira perché ingiustamente accusato da Spampinato in diversi articoli. L’omicida venne condannato a 14 anni di reclusione, ma ne scontò solo 8, in manicomio giudiziario.
(da Giornata della Memoria dei giornalisti uccisi da mafia e terrorismo, 2008)
Giovanni era appassionato del suo lavoro che aveva intrapreso mentre studiva filosofia all’Università di Catania. Nella sua Ragusa, tradizionalmente considerata “babba”, immune cioè dalle presenze mafiose, era l’unico a scavare la realtà, svolgendo inchieste che raccontavano di un territorio in cui, invece, la criminalità organizzata stringeva legami con gruppi eversivi di estrema destra per fare affari.
Si possono rileggere i suoi articoli e le sue inchieste qui.
(Aggiornamento di Dario Barà e Grazia Pia Attolini- 26 ottobre 2022)
Tre anni dopo l’omicidio del giornalista Giovanni Spampinato la Corte d’Assise di Siracusa condannò in primo grado a 21 anni di reclusione il reo confesso dell’uccisione, Roberto Cambria, figlio dell’allora presidente del Tribunale di Ragusa, Saverio Cambria, che si era costituto subito dopo il delitto, affermando di avere agito in un impeto d’ira, reagendo alle provocazioni di Spampinato e per i sospetti nei suoi confronti per l’uccisione di Angelo Tumino.
Per molto tempo su Giovanni Spampinato e la sua attività giornalistica calò il silenzio.
1975 – Per l’omicidio di Giovanni Spampinato il 7 luglio 1975 aa Corte d’Assise di Siracusa condannò a 21 anni di carcere Roberto Campria, reo confesso dell’omicidio.
1977 – Il 7 maggio 1977 la Corte di Appello di Catania ridusse la pena a 14 anni.
1978 – Il 3 ottobre 1978 la Corte di Cassazione confermò la sentenza d’Appello.
Roberto Campria scontò 8 anni, nel manicomio di Barcellona Pozzo di Gotto, prima di tornare libero.
2020 – La Procura di Ragusa ha riaperto l’inchiesta sull’assassinio dell’ingegnere Angelo Tumino, amico di Roberto Cambria, ucciso a Ragusa il 28 febbraio 1972. A quanto si è appreso, la Procura ha riaperto l’inchiesta sulla base di una nuove informazioni su una pista che Giovanni Spampinato aveva suggerito in un articolo pubblicato sul giornale L’Ora il 28 aprile 1972, su cui gli inquirenti avrebbero una testimonianza, nuove informazioni sul furto avvenuto poco prima della morte dell’ingegner Tumino di un pregiato pezzo d’antiquariato (che varrebbe oggi un milione di euro) e sul gruppo sanguigno di un ancor ignoto passeggero riscontrato 50 anni fa sull’automobile di Angelo Tumino dopo la sua tragica morte. Questi elementi hanno rivalutato la pista prospettata da Giovanni Spampinato in quell’articolo del 28 aprile 1972, cioè scritto sei mesi prima che egli stesso fosse a sua volta assassinato. Approfondisci qui
1995 – La Sala stampa del Palazzo della Provincia di Ragusa viene dedicata a Giovanni Spampinato
2007 – Assegnato il Premio Saint-Vincent di Giornalismo alla memoria
2007 – Il premio giornalistico Mario Francese si svolge a Ragusa, in segno di omaggio a Giovanni
2009 – Giovanni Spampinato viene ricordato insieme a Mauro De Mauro e Cosimo Cristina sulla lapide voluta dal comune di Palermo per ricordare Vittorio Nisticò e il giornale L’Ora.
2010 – Per volontà dell’Associazione Culturale Giovanni Spampinato a Ragusa nasce l’Archivio Spampinato che raccoglie documenti, articoli, pubblicazioni, fotografie e altro.
2011 – La quinta edizione del “Master in giornalismo investigativo e analisi delle fonti documentarie” di Milano è intitolato a Giovanni Spampinato.
2011 – Nasce l’associazione “Ossigeno per l’Informazione” in memoria di Giovani Spampinato e di tutti i giornalisti uccisi.
2011 – Il nome di Giovanni Spampinato, insieme a quello di Giuseppe Impastato, Mauro Rostagno e Cosimo Cristina, viene inserito tra i nomi del Journalists Memorial, il memorial dedicato ai giornalisti morti in missione del Newseum di Washington.
2012 – Viene riaperta la sala stampa dedicata a Giovanni Spampinato all’interno del Palazzo della Provincia di Ragusa.
2015 – A Minori (Salerno) nell’ambito della nona edizione della Festa del Libro in Mediterraneo, assegnato il Premio alla memoria a Giovanni Spampinato.
2017 – Nasce a Bagheria la ‘Casa di Giuseppe’, un centro studi sui giornalisti uccisi dalla mafia.
2019 – La XVI edizione del Premio Libero Grassi dedicata ai giornalisti siciliani uccisi dalla mafia.
2020 – Il 6 marzo una targa dedicata agli otto giornalisti uccisi dalla mafia in Sicilia è stata inaugurata a Palermo, nei saloni dell’Associazione siciliana della Stampa.